Perché meditare? Venerdì 11 dicembre ore 18.45 su Zoom
Qualunque risposta possiamo darti, non sarà mai paragonabile al farne esperienza diretta, a provare tu stesso cosa significa e come ti fa sentire. Certo, ci sono tradizioni millenarie che ti raccontano che meditare fa bene, e studi che ne hanno provato l’efficacia anche scientifica. Eppure, l’idea di sederti sul tappetino e dedicarti al silenzio, e a contattare la tua essenza più intima, resta una tua decisione, un fatto molto personale, un viaggio unico e originale. Chi ti guida può darti qualche strumento per il cammino, ma solo tu decidi se intraprenderlo o meno. Le tecniche che potrai sperimentare in questo incontro appartengono al Kundalini Yoga. A condurti attraverso posizioni, mudra e mantra, e a raccontarti qualcosa in più degli insegnamenti, sarà Luisa Param Kiret Kaur. Durante la serata, sarà con noi anche Siri Ram Kaur Khalsa. Durante l’incontro, ci sarà spazio per approfondire anche la parte teorica, perciò ecco delle semplici indicazioni. Secondo la tradizione del Kundalini Yoga, la Meditazione è un lavoro interiore di pulizia del subconscio. Immagina un luogo tanto profondo quanto sconosciuto, in cui risiedono immagini, parole, ricordi, desideri… Qui c’è archiviato tutto quanto, sia quello che hai imparato crescendo che quanto ti è stato donato dai genitori. Meditare significa prendersi cura di questo bagaglio e provare a riorganizzarne i contenuti, con l’obiettivo di raggiungere il vero Sé, e quindi la felicità. Ecco è il nostro invito: se deciderai di sederti con noi, lascia andare le aspettative, il giudizio – prima di tutto verso te stesso, non è una gara di abilità -, e non sperare in alcun premio o ricompensa. Porta con te solo curiosità, rispetto, pazienza e ascolto. Il resto accadrà, esattamente nel modo in cui deve accadere. Informazioni Questo incontro prevede un contributo e si svolge online su Zoom. Per informazioni e per ricevere ID e password scrivi a info@nahdah.it oppure chiama il 338 305 9488 (Luisa Param Kiret Kaur).
Pranayama: martedì 10 novembre ore 21 su Zoom
Che cosa è davvero essenziale? Il respiro. Esso equivale alla vita, fra i due non ci sono differenze. Per questo, nel rumore continuo di notizie, voci, numeri e allarmi, noi abbiamo deciso di fare un passo indietro e tornare al punto di inizio, al potere elementare. Lo faremo attraverso il Pranayama, cioè “la scienza di controllare e conservare il Prana attraverso le tecniche di respiro che cambiano lo stato fisico, mentale ed energetico della nostra vita”. Ma che cosa significa? Prana e Pranayama Non esiste niente di più potente e creativo del Prana. Esso è il cibo dell’anima: possiamo privarci di molte cose e continuare a vivere, ma non del Prana. E in questo respiro di vita risiedono tutta la saggezza, tutta la conoscenza, tutte le risposte di cui abbiamo bisogno. Qui si stabilisce una connessione con ogni essere e con l’intero cosmo. Respirare in modo consapevole significa prendersi cura di noi stessi e riconoscere l’importanza assoluta di questo atto vitale, che facciamo sempre in modo automatico e scontato. Invece portarci l’attenzione, inspirare ed espirare in modo lungo, lento e profondo ci fa guadagnare in salute, vitalità e intuizione. Questa è la migliore abitudine quotidiana: la sperimenteremo con alcune tecniche specifiche, e poi sarà nostro compito portarla nella realtà di ogni giorno. Informazioni Questo evento prevede un contributo e si svolge online su Zoom. Per informazioni e per ricevere ID e password scrivi a info@nahdah.it oppure chiama il 338 305 9488 (Luisa Param Kiret Kaur). Per approfondire: “Prana prani pranayama. Le tecniche di respirazione del Kundalini Yoga”, edito da Macro Edizioni.
[SOSPESO] CONSAPEVOLEZZA DEL PAVIMENTO PELVICO: un corso dedicato alle donne di tutte le età
Femminilità, sessualità, respiro, energia vitale, movimento, postura… E anche prolassi, incontinenza, dolori alla schiena e alle anche, dolore nella zona pelvica. Ti sei mai chiesta quali legami ci sono tra queste parole e il pavimento pelvico? Acquisire consapevolezza del tuo pavimento pelvico ti permette di migliorare la qualità della vita. Una parte del nostro corpo che spesso non ci raccontano e che invece, se trascurata, può davvero compromettere alcune delle funzioni fisiologiche più importanti, oltre a dare un senso di stanchezza, scarsa energia e vitalità. Al termine degli incontri, invece, ti sentirai più stabile e centrata, più sorridente, con tante informazioni utili e sorprendenti e una gran voglia di muovere il corpo e lasciarlo libero di esprimersi. Nello specifico, durante il corso:vico Cecina * riceverai una semplice introduzione all’anatomia del bacino, per comprenderne meglio il ruolo all’interno del corpo * entrerai in contatto con i tuoi muscoli pelvici imparando a riconoscerli e utilizzarli con consapevolezza nelle normali azioni quotidiane * imparerai a respirare in modo corretto e profondo. Una buona respirazione permette una ossigenazione ottimale del corpo e dei tessuti, riduce il senso di fatica e sforzo, crea un massaggio profondo di tutti gli organi interni e migliora il tono dell’intestino, evitando stipsi o altri problemi di evacuazione * riporterai flessibilità alle articolazioni del corpo, in particolare del bacino, per permettere a tutti i muscoli di muoversi nel miglior modo possibile * conoscerai e sperimenterai una varietà di esercizi che ti saranno utili per allenare i muscoli pelvici. Tutti questi esercizi, di facile esecuzione, potranno essere comodamente ripetuti anche a casa, per un allenamento personale quotidiano * godrai di una piacevole sensazione di libertà, imparando a giocare con il tuo corpo senza pregiudizi. Andrei a riabitare il tuo centro per costruire solide fondamenta che ti sostengano, con sicurezza e forza. Questo corso è adatto a tutte le donne, in particolare a chi ha avuto delle gravidanze, chi è in pre/menopausa, chi soffre di prolassi, incontinenza, dolori pelvici o altri disagi legati al pavimento pelvico. In generale è per tutte coloro che vogliono prendersi cura di sé e dedicarsi un tempo di ascolto e quiete. Calendario e Informazioni Il Gli incontri si tengono il Sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 in queste date: 14 – 21 – 28 Novembre, 5 – 12 Dicembre 2020. Conduce Elisabetta Donà di Ahimsa Centro Yoga e Ayurveda (Cecina). Elisabetta è insegnante di Yoga, Yoga in Gravidanza e Post-Parto, Well Woman Yoga e Yoga Ormonale, operatrice olistica in Ayurveda e di ginnastica non invasiva del pavimento pelvico. Iscrizioni aperte! Per avere informazioni più precise sul corso e sulle modalità di iscrizione puoi chiamare il 347 873 2230 (Elisabetta) o scrivere a elisabettadona@yahoo.it. N.B. Non è possibile iscriversi a corso già iniziato. Per approfondimenti sul pavimento pelvico puoi visitare il sito https://www.centroahimsa.it/pavimento-pelvico-cecina/. Questi incontri non sostituiscono una visita medica nella quale chiarire la propria situazione né un percorso specialistico di riabilitazione laddove le eventuali problematiche lo richiedano.
Eventi speciali di Ottobre
Con la nuova stagione finalmente sono ricominciati anche i nostri incontri in presenza, sempre nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza. Ecco quelli del mese di ottobre: Venerdì 16 ottobre ore 21 –> Bagno Sonoro Una serata per condividere insieme e ricevere le speciali vibrazioni del Gong Venere e di altri strumenti ancestrali, un’occasione per radicarci e connetterci con il nostro io più profondo. Saremo guidati in una breve meditazione che ci accompagnerà in un viaggio sonoro, tanto profondo quanto personale. Lunedì 19 ottobre ore 21 –> Yoga e Teatro, la creatività che unisce L’energia creativa è la chiave per sfruttare le tue potenzialità e affrontare le sfide del presente. Puoi farne esperienza sia con esercizi e meditazioni del Kundalini Yoga sia con Tecniche Teatrali che lavorano sull’espressività e sulla scoperta di risorse finora inesplorate. Unire questi due linguaggi permette di accrescere l’energia pulsante, vitale e creatrice dentro di te, sviluppando consapevolezza e intuizione. Informazioni utili Per vivere in sicurezza queste occasioni di crescita e condivisione delle proprie esperienze, è necessario prenotare in tempo utile. I posti a disposizione sono limitati ed è previsto un contributo. Per avere altre informazioni o prenotare puoi: 🔸 chiamare il 338 305 9488 (Luisa Param Kiret Kaur) 🔸 scrivere a info@nahdah.it 🔸 passare in Segreteria (via Verdi n° 82-84, aperta lunedì e mercoledì ore 17.30-19.30, il martedì ore 11-12.30) Ti aspettiamo! Sat Nam!
Buon Compleanno Nahdah!
29 settembre 2018 – 27 settembre 2020: Buon Compleanno Nahdah! L’ASD Nahdah Yoga festeggia il suo secondo anno di attività. Quelli appena passati sono stati mesi molto intensi, che ci hanno visto crescere, inaugurare la nuova sede e sperimentare le attività online. Grazie anche al supporto e alla vicinanza di soci e tesserati, non sono mai venuti meno la passione, lo spirito di servizio, la voglia di condividere il grande patrimonio di conoscenze dello Yoga e delle Discipline Olistiche. La nuova stagione è appena iniziata e, a due anni dall’Inaugurazione, è tempo di vivere una giornata speciale. Programma di domenica 27 settembre 5.30 – 7.30 Sadhana con Param Kiret Kaur. La Sadhana è una pratica di autodisciplina che ci permette di esprimere l’Infinito nel sé. Si tratta di un momento giornaliero che serve a osservare gli schemi che ci allontanano dalla consapevolezza più alta e a trascenderli. 10 – 12.30 Gatka con Guru Shabad De Santis. Arte marziale nata storicamente nel Punjab (India del nord), le cui tecniche e movimenti riescono ad equilibrare la Mente Negativa e la Mente Positiva, favorendo così il bilanciamento della Mente Neutra. Gatka è un sistema d’armi ma anche vera e propria pratica meditativa, e il suo nome ha vari significati, fra cui “Grazia“, “Estasi“ e “Fermare la mente“. 14.30 – 17 Il Rapporto con il Maestro nell’esperienza del Kundalini Yoga, con Guru Shabad De Santis. Yogi Bhajan disse: “Chi non adorerà il suo ieri, non avrà mai il domani e se cercano di averlo lo otterranno con molta sofferenza. Io me ne andrò, voi continuerete. E quando ve ne andrete, guardate che ci sia qualcuno a continuare”. Questo sarà uno spazio teorico e pratico per approfondire il ruolo dell’insegnante di Kundalini Yoga, dalle regole di condotta all’eredità dei Maestri che lo precedono fino alla missione attuale nell’Era dell’Acquario. 18 – 19.15 Classe di Kundalini Yoga con Param Kiret Kaur. Guru Shabad De Santis è primo insegnante di Kundalini Yoga in Italia e fondatore delle Federazioni Italiane di Gatka (ora International Gatka Academy) e della Federazione Italiana di Kundalini Yoga (ora IKYTA Italia), di cui è il primo e più anziano formatore di insegnanti riconosciuto a livello internazionale dalla 3HO Foundation. Param Kiret Kaur è da sempre focalizzata sul binomio yoga-bambini e ha maturato un’esperienza decennale nell’insegnamento del Kundalini Yoga. Nellʼultimo periodo, la sua formazione è proseguita con il corso di ChildPlayYoga, lʼapprofondimento su Meditazione ed Emozioni – Metodo Balyayoga e con il percorso di specializzazione per insegnare Kundalini Yoga in Gravidanza (Conscious Pregnancy). Modalità di partecipazione Per vivere in sicurezza questa iniziativa è necessario prenotare: i posti a disposizione sono limitati ed è previsto un contributo di partecipazione (metà giornata o intera giornata). La prenotazione può essere effettuata chiamando il numero 338 305 9488 (Luisa Param Kiret Kaur) o scrivendo una mail all’indirizzo info@nahdah.it, specificando nome e cognome dei partecipanti. Sat Nam!
Bagno Sonoro: secondo appuntamento venerdì 6 marzo
Una serata per condividere insieme e ricevere le speciali vibrazioni del Gong Venere e di altri strumenti ancestrali, un’occasione per radicarci e connetterci con il nostro io più profondo. Saremo guidati in una breve meditazione che ci accompagnerà in un viaggio sonoro, tanto profondo quanto personale. A fare da cornice, l’atmosfera intima e rilassante di Nahdah. Con Eleonora Scotto, insegnante di Yoga e Gong Master. Si consigliano vestiti comodi, bottiglia di acqua e copertina. La partecipazione prevede un contributo ed è solo su prenotazione, chiamando il 338 305 9488 o scrivendo a info@nahdah.it.
La mente e il Kundalini Yoga
La vostra mente è in continuo movimento. Non possiede di per sé né una base né una realtà fondamentale. Senza alcuno sforzo da parte vostra, produce pensieri di ogni tipo. Per fermare i giochini emotivi e gli intrighi mentali, è necessario darle una direzione. Per essere veramente felici dovete sviluppare un atteggiamento di vita coerente, così da eccellere al di sopra del tempo e dello spazio, utilizzando la mente alla frequenza della vostra anima. (Yogi Bhajan) Difficile a credersi, ma non sei ciò che pensi. La tua identità non è i ricordi, le immagini, i desideri, i concetti che abitano la tua mente: infatti, a riprova che tutto ciò è separato da te, puoi osservarne il fluire, puoi renderla “oggetto” della tua investigazione. In effetti, neppure esiste una mente cosciente unitaria, ma una Negativa, una Positiva, una Neutra. E d’altra parte, nemmeno i pensieri sono ciò che credi: difficilmente li avrai paragonati a una scultura di grande qualità, soffermandoti sulla sua forma, struttura e dimensione. Dunque, se niente è come sembra, bisogna distruggere la mente, buttarla via, far finta che non esista? Proprio no: scopo dello Yoga è rendere la mente alleata e amica, padroneggiarla. Questo articolo ti aiuterà a conoscerla e ti darà i primi spunti per iniziare a farlo. Indice Studi e vigili sulla mente o sei troppo impegnato a usarla? Da tenere a mente: le menti sono molteplici Il pensiero che fa traboccare il vaso Come pulire e addestrare la mente secondo il Kundalini Yoga Studi e vigili sulla tua mente o sei troppo impegnato a usarla? La seconda probabilmente, come la maggior parte di noi. Da più parti si compiono studi, si creano mappe, si mettono a punto tecnologie sempre migliori per analizzare l’attività neuronale, ma in fin dei conti l’esperienza umana di gran lunga più comune della mente – fin dalla sua “riattivazione” quando ti alzi la mattina, se vogliamo – è una cacofonia. «La mente è rumorosa. Gli yogi dicono che rilascia un migliaio di pensieri a ogni battito di ciglia. Ci sono sensazioni, emozioni, pensieri, impressioni sensoriali, conversazioni interiori, ricordi, fantasie, intuizioni, impressioni psichiche e altro ancora». Troppa confusione? Proviamo a ricondurre la mente a quattro caratteristiche di base: Funziona in modo automatico e con una tale velocità da porsi oltre le categorie dello spazio e del tempo. Essa è capace di inondare di pensieri, sia voluti che non. Non riesce a funzionare se non muovendosi in continuazione. Questo flusso ininterrotto di pensieri, simile alle onde del mare che si formano lontano, è abitato soprattutto dalle persone e dai luoghi a cui siamo più legati. Ricerca i contrasti e le opposizioni, e tende a mostrarci tutto per polarità, ad esempio positivo/negativo, buono/cattivo. Essa è materiale tanto quanto il corpo, ma più sottile: paragonata all’acqua, la mente è come il vapore. Essa possiede un flusso, un metabolismo e una struttura propri. Nei testi si legge: «La mente di per sé non si ferma. Ecco perché un “punto di immobilità” è uno degli strumenti indispensabili per guardare nella mente. È qui che si rendono necessarie le tecniche specifiche come la meditazione, i mantra e il controllo del respiro». Prima di far questo, però, è bene conoscere la differenza fra le menti coscienti o funzionali. Da tenere a mente: le menti sono molteplici Se è vero che i flussi di pensieri, le elucubrazioni, e tutto ciò che ci attraversa la mente tende a organizzarsi per opposizioni, ti suonerà familiare l’esistenza di una Mente Negativa, una Mente Positiva e una Mente Neutra o Meditativa. Alla prima devi la percezione dei pericoli e delle situazioni o decisioni dannose: è la prima a manifestarsi, perché segue una sorta di istinto di sopravvivenza. È lei a fare domande del tipo: cosa non va? Come posso proteggermi? Attenzione, però, a non farla diventare la padrona assoluta della tua vita! Alla seconda appartengono le rivelazioni su ciò che di vantaggioso si può ottenere da una certa circostanza: la Mente Positiva è attiva, invita a correre rischi in favore di piacere e soddisfazioni. Tende a mettere in luce le risorse che hai affinché tu possa fare ciò che desideri. All’ultima fanno capo la maggior coscienza, il miglior buon senso per prendere davvero una decisione. Se arrivi a utilizzare in modo corretto la Mente Neutra, puoi fidarti della direzione che ti indica: sarà libera dalle paure e dalle insicurezze ma anche dal puro desiderio di avere un’utilità, ottenere un guadagno. La Mente Neutra o Meditativa tiene in considerazioni i fattori positivi e quelli negativi, ma senza perdere di vista il vero obiettivo, quello che rispecchia il sé più elevato. Leggendo potrebbe capitarti di riconoscere una propensione all’una o all’altra. Infatti, nella singola persona c’è sempre una mente più forte delle altre: qualche volta i pensieri finiscono intrappolati nella Mente Negativa, altre volte attraversano quella positiva e si espandono senza sottostare a un’ulteriore e neutra valutazione. Se tutte e tre le menti sono forti e in «equilibrio co-eguale», la mente si dice illuminata e in grado di «riflettere l’unicità dell’anima». Il pensiero che fa traboccare il vaso In tanti libri di psicologia, la mente cosciente – la “trinità” di cui hai appena letto – è raffigurata come la punta di un iceberg. E anche in uno dei testi di introduzione al Kundalini Yoga si usa la stessa metafora, precisando che la gran parte di ciò che ti motiva a livello profondo risiede nella mente subconscia: si tratta di un’area molto grande, che non solo è incapace di distinguere fantasie e fatti, ma tende anche ad accettare senza giudicare qualunque cosa riceva. L’autrice parla di «credulità del subconscio»: esso crede a tutto, e ogni credenza tende a manifestarsi nel corpo. Immagini cosa può succedere se nel subconscio si trovano insicurezze, paure, comportamenti autodistruttivi? Il dato da ricordare è che in questa parte sommersa di iceberg finiscono tutti i pensieri e le sensazioni: se la maggior parte della gente ha flussi di pensieri ed emozioni che derivano da desideri non soddisfatti, tutti questi si riverseranno lì.
Epigenetica: il mondo intorno è anche dentro di te
Siamo fatti da oltre 200 tipi di cellule… E il DNA è una sorta di manuale di istruzioni per la loro creazione e differenziazione. I meccanismi epigenetici sono in grado di leggerlo e quindi, scientificamente parlando, sono responsabili dell’espressione dei nostri geni. Oggi sappiamo che questi meccanismi rispondono a stimoli esterni, cioè all’alimentazione, allo stile di vita, all’ambiente in cui viviamo, e così via. Conoscere l’epigenetica significa aumentare la consapevolezza della nostra salute e del nostro essere nel mondo. L’incontro per conoscere l’Epigenetica sarà sabato 22 febbraio dalle 17 alle 19 a Nahdah Yoga. Conduce la dott.ssa Margherita Andreina Magazzini, Medico, Esperto in Omeopatia Omotossicologia e Discipline Integrate, Operatore Cell Well Being test SDrive. L’incontro è pensato per un pubblico non esperto e prevede un contributo di 10€. Prenota il tuo posto scrivendo a info@nahdah.it oppure chiamando il 338 305 9488.
Chakra: cosa sono, quanti sono, e una lettura attraverso il Kundalini Yoga
Chakra: quando ne hai sentito parlare per la prima volta? Forse si tratta di molto tempo fa, forse non lo ricordi neppure. D’altra parte la loro origine è antichissima: sono legati alla tradizione yogica, sì, ma per la precisione si trovano delle linee guida per la loro attivazione già nelle Shandilya e Cudamini Upanishad del 500 a.C. – gli Upanishad sono un insieme di testi religiosi e filosofici indiani, scritti in sanscrito. La parola chakra significa ruota o vortice ed è, appunto, una parola sanscrita. I chakra sono definibili come turbini o centri energetici, centri di coscienza o consapevolezza. Si trovano nel corpo umano, ma non è opportuno localizzarli o pensarli in modo concreto, anatomico. Secondo l’Atlante dei Chakra, essi «si irradiano in diverse aree del corpo a seconda delle rispettiva posizione, influenzano le funzioni organiche, la circolazione, l’attività ormonale, nonché le emozioni e i pensieri, trasformando così l’energia cosmica vitale (prana) che scorre incessantemente all’interno del corpo umano». Ma quanti sono esattamente? Che cosa indicano? Chakra: i sette principali e… Gli altri 88.000 (!) Nella tradizione yogica, esistono sette centri energetici principali: ciascuno è associato a una gran varietà di aspetti, tra cui un colore, un mantra, una zona corrispondente, un tema centrale, una ghiandola, degli aspetti interiori e dei disturbi. Questi disturbi possono indicare che il chakra non “funziona bene”, cioè non è sviluppato in modo armonico, non vibra liberamente. Sahasrara, settimo chakra: chiamato chakra della corona, esso è legato alla ghiandola pineale e si trova sulla sommità del cranio. È rappresentato dai colori bianco e violetto, e ha a che fare con la forza spirituale, la visione interiore e il legame con l’universo. Ecco che enfatizza aspetti interiori quali la fede, la propensione allo spirituale e l’introspezione, ma anche il disinteresse per la vita terrena, la superstizione e la vita ritirata. Tra i disturbi fisici che possono esservi associati ci sono malattie croniche, nervose e mentali, la scarsa gioia di vivere, la fuga dalla realtà, la cupezza. Ajna, sesto chakra: il cosiddetto chakra della fronte è connesso all’ipofisi e di colore indaco. Gli corrisponde la zona leggermente sopra le sopracciglia, e ha a che fare con l’intuizione e la conoscenza spirituale. Gli aspetti interiori positivi riguardano l’energia creativa o guaritrice, l’illuminazione, l’apertura verso nuove idee; quelli negativi l’egoismo e la mancanza di responsabilità. Un cattivo funzionamento di Ajna può ritrovarsi in mal di testa, debolezza di vista e udito, malattie del sistema nervoso, oltre a disattenzione, paura, confusione interiore. Vishuddha, quinto chakra: questo centro energetico corrisponde alla gola ed è associato al colore azzurro e a tiroide e paratiroide. Vishuddha è legato alla comunicazione, al pensiero razionale e alla capacità di concentrarsi e apprendere. Può influire positivamente su aspetti quali la capacità e la sicurezza nel parlare, la molteplicità degli interessi e la capacità di discernimento, oppure enfatizzare l’intolleranza, la fuga dalla realtà, la brama di potere. I disturbi che possono accompagnarsi a un quinto chakra non armonico sono mal di gola, tonsillite, disturbi nell’area cervicale o alla tiroide, oltre a timidezza, confusione, incapacità di esprimersi e problemi del linguaggio. Anahata, quarto chakra: chiamato il chakra del cuore e localizzato nel centro del torace, Anahata è di colore verde e fa riferimento al timo. Anahata è legato all’amore, al calore umano, al perdono. Così, gli aspetti positivi su cui influisce possono essere l’amore per il prossimo, il senso del gruppo, la tolleranza e l’apertura, mentre i lati negativi hanno a che vedere con freddezza, amarezza e amor proprio. Tra i disturbi elencati dall’Atlante per questo chakra si trovano quelli cardiaci, polmonari e di pressione, a livello fisico, la freddezza di sentimenti, l’isolamento e l’ostilità a livello psichico. Manipura, terzo chakra: il chakra dell’ombelico fa riferimento al pancreas ed è legato alla coscienza di sé, alla spontaneità, all’empatia, alla capacità di imporsi. Di colore giallo, questo vortice rimanda ad aspetti positivi quali la sensibilità, la compassione e il desiderio, ma anche, dall’altro lato, all’insensibilità, l’autocommiserazione e la sete di potere. Alcuni disturbi riferibili a Manipura possono riguardare il fegato, lo stomaco e la digestione, nonché le problematiche del sonno e dell’alimentazione, le paure, gli incubi, l’ira e l’insicurezza. Svadhisthana, secondo chakra: anche noto come chakra sacrale, di colore arancione, fa riferimento all’area degli organi genitali e alla vitalità, all’energia guaritrice e alla facoltà riproduttiva. Tra i suoi aspetti interiori positivi si trovano la creatività, la passionalità, la consapevolezza del proprio corpo, e, viceversa, aggressività, ossessività, sensi di colpa e ansia della perdita. Alcuni disturbi associati a Svadhisthana possono avere a che fare con il ciclo mestruale, i reni, le vie urinarie e la prostata, e sul lato psichico si possono presentare come debolezza, svogliatezza sessuale, dipendenza. Muladhara, primo chakra: il cosiddetto chakra radice, di colore rosso, è legato alla ghiandola surrenale e a quanto riguarda l’energia vitale, l’autoconservazione, la capacità di resistenza, il legame con la terra e la natura. Infatti, tra gli aspetti interiori positivi ci sono la forza vitale, la voglia di vivere, la fiducia e la tenacia; tra quelli negativi, l’egoismo e l’impulsività. Muladhara si trova in corrispondenza del coccige, nella parte bassa del bacino fra perineo e ano. Alcuni disturbi associati a questo chakra riguardano l’intestino, i dolori alla schiena, i disturbi alla vescica e ai reni, ma anche la debolezza, le fobie, la dipendenza dagli altri. Finita qua? Proprio no! Secondo l’Atlante dei Chakra, che riprende la tradizione yoga, esistono circa 88.000 vortici energetici disseminati nel corpo umano. In particolare, quelli che si trovano al centro della pianta dei piedi sono connessi a Muladhara e di colore rosso scuro: come si può intuire, sono legati alla base, al radicamento, al contatto con la terra e… Camminare con le scarpe ne diminuisce un po’ la carica. I chakra delle mani, invece, sono di colore turchese/verdazzurro e legati ai chakra del cuore, della gola e della fronte. Tra le attività che li attivano ci sono quelle artistiche, alcune danze ed esercizi; viceversa, se questi centri sono deboli potrebbe risentirne l’equilibrio fra il dare e
Numerologia Tantrica: doppio appuntamento a ottobre
I veri doni del sistema della Numerologia Tantrica sono la sua rapidità, semplicità e accuratezza. Prima aiuta a comprendere forze e debolezze di ciascuno, poi chiarisce come migliorare le aree più deboli e come utilizzare i punti di forza in maniera più efficace. La Numerologia Tantrica non è la risposta a tutte le domande, ma uno strumento semplice ed elegante. (3HO Foundation, Tantric Numerology) Presente da secoli nella tradizione del Kundalini Yoga, la Numerologia Tantrica è uno strumento che serve a orientarci e riequilibrarci nel processo di evoluzione spirituale della nostra vita. Secondo questa scienza, ciascuno di noi è assolutamente unico, con qualità, potenziale, abilità e poteri che gli sono propri e che non appartengono a nessun’altra persona. A partire dalla data di nascita, la Numerologia Tantrica può darci informazioni preziose per essere più consapevoli dei nostri doni individuali, dei nostri limiti, della nostra direzione. Le date di ottobre L’incontro di lunedì 14 ottobre alle ore 21 è su prenotazione e sarà tenuto da Luisa Param Kiret Kaur Berterame. Si tratta di una serata introduttiva, dedicata a chi si avvicina per la prima volta a questa tecnica. Sarà anche l’occasione per riprendere i concetti fondamentali della Numerologia Tantrica che Guru Shabad De Santis ha condiviso con noi lo scorso anno. Il secondo incontro sarà tenuto proprio da Guru Shabad De Santis e avrà come tema la Numerologia di Approfondimento Superiore. L’appuntamento è per domenica 27 ottobre dalle 10 alle 17. La partecipazione a questa giornata è solo su prenotazione e prevede un contributo di 80 €, comprensivo del pranzo. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il 338 305 9488 (Luisa) o scrivere a info@nahdah.it.