Seminario di Naad Yoga e Kundalini Yoga e Concerto di Gurbani Kirtan: sabato 27 gennaio, con Siri Ram Kaur Khalsa e Parminder Singh Bhamra
Seminario di Naad Yoga e Kundalini Yoga e Concerto di Gurbani Kirtan: sabato 27 gennaio, con Siri Ram Kaur Khalsa e Parminder Singh Bhamra Sabato 27 gennaio potrai vivere una giornata davvero speciale, dedicata al canto e alla musica… Ma non un canto e una musica “qualunque”. Al mattino, dalle 9.30 alle 13.30, potrai partecipare a un seminario esperienziale di Naad Yoga (Yoga del Suono) e Kundalini Yoga per facilitare la meditazione profonda e l’auto-guarigione, con la guida esperta di Siri Ram Kaur Khalsa. Le conoscenze trentennali acquisite da Siri Ram Kaur Khalsa sul Kundalini Yoga, insieme allo studio approfondito della tradizione del Gurbani Sangeet e di altre discipline spirituali, tra cui il Sat Nam Rasayan, rendono questo seminario un’esperienza autentica di connessione con il Sè attraverso il suono nelle sue varie forme, con un’attenzione particolare all’uso della voce e della Parola Sacra. Alle 17.30 ci sarà un concerto nel quale Siri Ram Kaur Khalsa condividerà alcune composizioni originali del Gurbani Kirtan – musica sacra dell’India del Nord – accompagnata da Parminder Singh Bhamra alle percussioni (Jori Packawaj). È un evento unico nel suo genere, non mancare! Necessaria prenotazione al 338 305 9488 (Luisa Param Kiret Kaur) – posti limitati — 𝗣𝗔𝗥𝗠𝗜𝗡𝗗𝗘𝗥 𝗦𝗜𝗡𝗚𝗛 𝗕𝗛𝗔𝗠𝗥𝗔 è un musicista di livello mondiale, specializzato nell’antico stile di percussioni indiane “Amritsari Baaj”. Parminder ha iniziato i suoi studi nel 2003, quando Gyani Harbhajan Singh Mistri, suo nonno, musicista e costruttore di strumenti tradizionali, ha chiesto a Bhai Baldeep Singh, maestro della più antica tradizione di percussioni sopravvissuta in India ed esponente della tredicesima generazione del Gurbani Kirtan Parampara, di accettare Parminder sotto la sua tutela. Da allora, Parminder si è dedicato ad apprendere l’arte di suonare il pakhawaj e il jori da Bhai Baldeep Singh. 𝗦𝗜𝗥𝗜 𝗥𝗔𝗠 𝗞𝗔𝗨𝗥 𝗞𝗛𝗔𝗟𝗦𝗔 sin da molto giovane ha esplorato la musica e il suono, con un’attenzione particolare ai loro aspetti curativi e alla connessione profonda con il Sacro. Insegna Kundalini Yoga e Naad Yoga e l’uso corretto della voce per la meditazione e l’autoguarigione. Nel 1996 ha incontrato Bhai Baldeep Singh, maestro della più antica tradizione di percussioni sopravvissuta in India ed esponente della 13a generazione del Gurbani Kirtan Parampara, ed ha iniziato con lui la sua formazione nel canto dhrupad e lo studio del Gurbani Sangeet.
NAAD BIND: corso di approfondimento sul Naad Yoga, con Siri Ram Kaur Khalsa
NAAD BIND: corso di approfondimento sul Naad Yoga, con Siri Ram Kaur Khalsa Il progetto Naad Bind ha come obbiettivo principale quello di esplorare le origini e le tecniche del Naad Yoga – lo Yoga del Suono – per facilitare la meditazione profonda e l’auto-guarigione. Le conoscenze trentennali acquisite da Siri Ram Kaur Khalsa sul Kundalini Yoga e il Sikh Dharma, insieme allo studio approfondito della tradizione del Gurbani Sangeet e di altre discipline spirituali, tra cui il Sat Nam Rasayan, rendono questo percorso un’esperienza autentica di connessione con il Sè attraverso il suono nelle sue varie forme, con un’attenzione particolare all’uso della voce e della Parola Sacra. Il percorso si sviluppa in sette incontri con sette temi principali che trattano le basi dello yoga del suono: semi di esperienza con la possibilità di sbocciare ed espandersi ulteriormente nel futuro, per creare terreno comune con altre discipline e visioni della pratica spirituale. 11/12 dicembre – modulo 1: SUNIE – L’arte dell’Ascolto 5/6 febbraio – modulo 2: NAAD BIND – La Vibrazione del Sé 26/27 febbraio – modulo 3: MANTRA – Il linguaggio del suono 26/27 marzo – modulo 4: GURBANI MANTRA – La Parola che trasforma 23/24 aprile – modulo 5: JAAP JI – Il Canto dell’Anima 21/22 maggio – modulo 6: SHABAD GURU – La Parola che libera 25/26 giugno – modulo 7: NAAM ADHAAR – Il potere curativo del suono ਬਿਰਲਾ ਬੂਝੈ ਪਾਵੈ ਭੇਦੁ ॥ ਸਾਖਾ ਤੀਨਿ ਕਹੈ ਨਿਤ ਬੇਦੁ ॥ ਨਾਦ ਬਿੰਦ ਕੀ ਸੁਰਤਿ ਸਮਾਇ ॥ ਸਤਿਗੁਰੁ ਸੇਵਿ ਪਰਮ ਪਦੁ ਪਾਇ ॥੨॥ Birlaa buujẖè paavè bẖed(u). Saakẖaa ṯiin kahè niṯ bed(u). Naad bind kii surat(i) samaae. Saṯgur(u) sev(i) param pad(u) paae. ||2|| Alcune rare persone ricevono e comprendono la differenza. I Veda parlano continuamente dei tre rami (i tre Guna, Tamas, Rajas e Sattva, origine delle azioni identificate). Il ricercatore spirituale focalizza invece la sua attenzione sull’ascolto del Naad, la corrente sonora. Così diventa servitore del Vero Guru, ottenendo lo stato più sublime. Guru Nanak, Raag Asa, ang 352 Informazioni Corso online oppure in presenza a Nahdah Yoga, via Verdi n° 82-84, Empoli (FI) Contatti: info@nahdah.it Preiscrizione entro il 20 novembre 2021
Mantra e Naad
“Quando il linguaggio e il ritmo si fondono per instillare un pensiero a un livello più profondo, siamo di fronte a un mantra potente. È una parola sacra. È un uso speciale del linguaggio”. (The sacre science of Kundalini Yoga: the teachings of Yogi Bhajan, Ph.D., redatto da Gurucharan Singh Khalsa) Parole, musica, rumori: dalla sveglia al mattino all’ultima notifica WhatsApp prima di addormentarci, viviamo immersi nei suoni più disparati. Ad alcuni attribuiamo valore positivo, ad altri negativo. Come che sia, tutte queste vibrazioni ci circondano. Il Mantra Nella pratica del Kundalini Yoga, il suono viene usato in maniera scientifica per influenzare la coscienza, e ciò avviene attraverso i Mantra (unione delle parole man, cioè “mente”, e tra, cioè “accordare la vibrazione”). Shakti Parwha Kaur dice che il Mantra è «la corrente sonora che accorda e controlla la vibrazione mentale. È la” psiche direttiva”, una parola o parole, combinazioni di sillabe, che aiutano la concentrazione della mente». Alla base della pratica dei Mantra sta l’assunzione che tutta l’energia in cui siamo immersi sia vibrante: vibrano gli esseri viventi, vibrano gli oggetti inanimati, vibra l’intero universo, e anche i pensieri sono vibrazioni elettromagnetiche. Gli stati emotivi che chiamiamo felicità, tristezza e così via sono «frequenze vibratorie mentali». Ecco perché – scrive Shakti Parwha Kaur – quando si vibra un Mantra si compie la scelta di invocare un potere positivo, un beneficio, per esempio la prosperità o l’aumento dell’intuizione, che è contenuto in quelle sillabe particolari. Le domande più comuni Molto spesso ci viene chiesto perché non vibriamo i Mantra in italiano o in inglese, in modo da poter comprendere ciò che diciamo. Il punto è che non è importante capire il significato dei suoni. «Le affermazioni e i mantra in inglese (o in altre lingue) hanno effetto sulle nostre menti e sulle nostre emozioni, ma i cambiamenti più profondi nella nostra coscienza hanno luogo a un livello più profondo. Per fare l’esperienza dell’Infinito, è l’effettiva chimica del cervello che deve cambiare». In altre occasioni, possiamo pensare di aver bisogno di un mantra personale. A questo proposito, Yogi Bhajan ha detto che qualunque di essi ci influenza personalmente, e non appartiene ad altri che a chi lo sta vibrando. Infine, ci chiediamo in che lingua sono eseguiti i Mantra: si tratta del Gurbani, un linguaggio basato sulla scienza del Naad, che li rende particolarmente efficaci. Naad, l’essenza di tutto il suono Naad in sanscrito significa “risuonare, riverberare”, e si riferisce alle qualità più sottili del suono. Come spiega Siri Ram Kaur Khalsa, Naad si può tradurre anche come “corrente sonora”, intendendo ben più dell’insieme dei suoni che vengono prodotti dallo spostamento dell’aria. Gurucharan Singh Khalsa definisce Naad «il suono di base di tutti i linguaggi in tutte le ere. Questo suono proviene da una fonte comune chiamata corrente sonora. È il codice universale dietro il linguaggio e perciò dietro la comunicazione umana». Yogi Bhajan ne parla varie volte, e proprio in un suo articolo dedicato alla comunicazione accenna al Nād Yoga e ribadisce che le parole e i nād che cantiamo noi stessi sono in grado di cambiare «la chimica del siero della comunicazione». Il cambiamento, dice, non viene provocato da qualcosa che ci è stato iniettato da fuori, ma da quanto noi stessi iniettiamo dentro di noi. La 3HO Foundation, che conserva e diffonde gli insegnamenti del Maestro del Kundalini Yoga, ci racconta che Mantra e Naad sono connessi. A proposito del Naad Yoga, per esempio, riporta che si basa «sul fare esperienza di come le vibrazioni del suono influenzino corpo, mente e spirito attraverso il movimento di lingua e bocca, e i cambiamenti nella chimica cerebrale». Il fondamento scientifico dei Mantra e del Naad riguarda proprio gli 84 punti meridiani o punti di pressione che si trovano sul palato superiore. Shakti Parwha Kaur scrive che stimolandoli secondo una giusta sequenza si può aumentare la secrezione dell’ipotalamo e, così facendo, provocare «un cambiamento nella permutazione e combinazione delle vostre cellule cerebrali». La scienza del mantra ha davvero un grande potere. Vibrare per credere. P.s. La sillaba nād è contenuta anche nella parola Nahdah. In questo senso, il nome del Centro rimanda sia all’idea di rinascita ma anche a quella di suono nella sua essenza più profonda e universale. Fonti: Shakti Parwa Kaur, Kundalini Yoga. Il fluire dell’energia infinita, YogaJap, Roma 2013 3HO Foundation, Naad Yoga e Mantra (inglese) Y. Bhajan, Nad Yoga, in «Kundalini», Quaderni trimestrali di Kundalini Yoga, anno 2, numero 7, 1987 Per approfondire: 3HO Foundation, Insegnamenti di Yogi Bhajan, La scienza del Naad e Gurbani (inglese) 3HO Foundation, Insegnamenti di Yogi Bhajan, Naad – Il suono che riverbera (inglese) Sat Nam, la via dello yoga, Naad Yoga e il potere curativo del suono Le Vie del Dharma, Introduzione allo Yoga del Suono Foto di Gerd Altmann da Pixabay Le informazioni contenute in questo sito fanno riferimento ad antichissime tradizioni yogiche. La pratica dello Yoga e delle altre Discipline Olistiche non è da intendersi come un consiglio medico né come sostituto delle terapie mediche o psicologiche, laddove ve ne fosse bisogno. Prima di avvicinarti alla pratica e ai corsi, ti consigliamo di consultare il tuo medico di fiducia, per valutare se le attività che proponiamo sono appropriate per la tua condizione di salute generale.